Masserie Nuove e di Corte

Come abbiamo spiegato nel paragrafo introduttivo di questa sezione, nel Tardo Medioevo le campagne si spopolano e i contadini vanno a vivere in città trasformandosi in operai pendolari stagionali salariati dai signori locali e sui terreni demaniali molte sono le rivendicazioni di questi ultimi che, spessissimo, parcellizzano abusivamente il suolo pubblico ergendo muretti a secco e piantando alberi e vigne lì dove i terreni sono destinati a pascolo. Per porre rimedio a questa situazione a partire dalla metà del 1400 la Corona ordina, con una serie di provvedimenti il reintegro dei demani fiscali, l’abbattimento delle costruzioni abusive e il ritorno di questi terreni all’uso pastorizio.

Fanno eccezione le concessioni, conseguenti alle carestie  della metà del 1500, che togliendo al pascolo svariati ettari di terreno li destinano all’uso agricolo. Vengono quindi costruite masserie nuove e di corte distinte dalle masserie vecchie anche perché vi si praticavano cicli produttivi differenti dal quadriennale.

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