La storia geomorfologica dell’Alta Murgia affonda le sue radici 130 milioni di anni fa, quando, con estrema e impercettibile lentezza, la “tettonica a zolle”, ha cominciato a spingere verso la superficie i fondali del limpido e calmo mare che ricopriva quella che è oggi la Puglia. Questo processo, tutt’oggi in atto, ha fatto sì che strati carbonatici, formatisi dall’accumulo stratificato di organismi marini morti, emergessero seguendo la direttiva del già emerso Appennino, di cui il Gargano, la Murgia e il Salento altro non sono che la diretta continuazione (e questo è evidentissimo, osservando dall’alto la morfologia del territorio pugliese) . Queste tre parti, dalle altitudini più marcate,sono precedute da due grandi territori pianeggianti: il Tavoliere delle Puglie (che si estende all’interno di tutta la provincia di Foggia) e la Piana Brindisina.
L’Alta Murgia è la porzione di territorio pugliese più soprelevata, i punti di maggior elevazione si registrano nella zona nord ovest dove le località di Monte Caccia e Torre Disperata arrivano rispettivamente a 679 metri e 672 e dove, nei pressi del Costone Murgiano, proprio sopra la Fossa Bradanica assistiamo a salti che possono superare i 100 metri d’altezza; mentre i declivi verso la costa Adriatica e a sud verso le murge di Santeramo sono più dolci.
Questo altopiano di forma rettangolare è una grandissima “piattaforma calcarea”, caratterizzata quindi da tutti quei fenomeni carsici che il connubio tra precipitazioni meteoriche e composizione carbonatica delle rocce possono generare: doline, inghiottitoi o grave,grotte,bacini carsici.
L’acqua ha infatti la capacità di sciogliere il calcare modellando quindi le forme di questo territorio roccioso. Non c’è pietra sulla Murgia che non riporti i segni del lungo e “puntiglioso” lavoro di erosione delle piogge. Ecco che, oltre ai fenomeni carsici più rilevanti, alcuni dei quali meno evidenti, poiché riguardanti il sottosuolo (inghiottitoi, grave e grotte), pedalando sulla Murgia possiamo facilmente osservare gli effetti superficiali di questi eventi naturali. I solchi presenti su ogni roccia, seguono le pendenze del suolo, ridisegnando i percorsi di scorrimento dei più piccoli rigagnoli d’acqua, e creando, a volte, vere e proprie sculture naturali. Un fenomeno carsico superficiale e macroscopico sono , per esempio, i solchi, campi solcati o carreggiati generati dallo scorrere dell’acqua sulla superficie, che portando via con sè la terra, genera grossi solchi, come quelli lasciati dal passaggio di un carro.
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